Andare in brodo di giuggiole. Uscire
di sé dalla contentezza. Gongolare di gioia, essere lusingato. In riferimento
al contenuto zuccherino delle giuggiole, frutto commestibile, il proverbio
viene usato per indicare chi prova, per merito proprio o di altri, la dolcezza
di un forte godimento.
Aspettare la manna del cielo. Si dice
di chi resta inerte, inoperoso, aspettando la buona fortuna o che altri facciano
per lui o gli appianino le difficoltà.
Brillare per la propria assenza. Farsi
notare vistosamente per la propria assenza in un luogo o a una manifestazione
dove si era attesi.
Cadere
in piedi.
Uscire indenni, o quasi, da una situazione precaria, con inaspettata fortuna.
Cospargersi
il capo di cenere. Fare
ammenda delle proprie colpe.
Entrarci, starci come il cavolo a merenda. Essere
una cosa inopportuna, fuori luogo. Si dice in riferimento a cosa assolutamente
estranea a un discorso, a una situazione.
Essere in bolletta. Essere
rimasto senza soldi, trovarsi in una difficile situazione economica.
Fare
il bello e il cattivo tempo. Avere potere su un gruppo o su una situazione.
Menare
il can per l'aia.
Portare le cose per le lunghe, indugiare in modo da non concludere nulla o
lasciare le cose come stanno. Rimandare
continuamente una conclusione o una decisione.
Prendersi una sbornia. Avere una grossa ubriacatura, sbronza.
Prendersi una sbornia. Avere una grossa ubriacatura, sbronza.
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