sabato 14 dicembre 2013

LE LETTERE PIÙ USATE

Fonte: www.corriere.it
 
 
Qualche giorno fa è arrivata in redazione una mail nella quale un visitatore curioso ci chiedeva quale fosse la lettera più usata nel vocabolario italiano.
Ci siamo messi così alla ricerca ed abbiamo trovato un'indagine sul dizionario, fatta qualche anno fa dal "Centro studi Falletti", diretto da Egidio Del Boca.
Tra i vari obiettivi dello studio c'era appunto una statistica relativa alla presenza, all'interno del dizionario, delle singole lettere dell'alfabeto.
Ovviamente, la lettera più ricorrente è una vocale e precisamente la "i", seguita dalla "a", "o", ed "e" mentre la "u" occupa il tredicesimo posto.
Al quinto posto troviamo la prima delle consonanti, ossia la lettera "r", seguita dalla "t", poi "n", "c", "s" e "l".
In coda, ovviamente, le lettere straniere "j", "w", "x" e "k", precedute dalla lettera "q", che quindi è la lettera meno ricorrente dell'alfabeto italiano.
Leggermente prima l' "h", la "v" e circa a metà classifica la "z".
Lo studio individuò anche le lettere "e" ed "r" come le lettere preferite o, per meglio dire, più usate.
 
 









sabato 23 novembre 2013

MODI DI DIRE

 
Andare a fagiolo. Andare a genio, perfettamente, fare al caso.
 
Avere gli occhi foderati di prosciutto. Non vedere l'evidenza.
 
Bollire in pentola. Stare per accadere.
 
Cavarsela per il rotto della cuffia. Riuscire a stento, quasi per miracolo.
 
Conoscere i propri polli. Conoscere bene le persone con cui si ha a che fare.
 
Essere in alto mare. Essere lontano dalla soluzione o dalla conclusione di qualcosa.
 
Essere uno scozzese. Essere molto avaro.
 
Fare come la volpe con l'uva. Manifestare disprezzo per quello che non si riesce ad ottenere. Fingere di non interessarsi a qualcosa intensamente desiderato.
 
Lì per lì. In un primo momento.
 
Piangersi addosso. Compiangersi e autocommiserarsi in modo esagerato, presentandosi sempre come vittima.






sabato 9 novembre 2013

MODI DI DIRE


Abbassare le ali. Smettere la superbia e assumere un atteggiamento più modesto e remissivo.

Acchiappare farfalle. Fare cose inutili.

Buttare i soldi dalla finestra. Spendere insensatamente.

Domandare all'oste se ha buon vino. Fare domande ovvie, scontate. Domandare qualcosa di cui è ovvia la risposta.

Essere come il diavolo e l'acqua santa. Non sopportarsi, non andare assolutamente d'accordo.

Far fagotto. Andarsene rapidamente da un luogo; ritirarsi, sloggiare. Andarsene per evitare il peggio.

Farsene un baffo. Non curarsi di qualcuno o qualcosa, non averne considerazione né timore. Infischiarsene, non dare alcuna importanza a quello che gli altri dicono, fanno, pensano.

Mettere il becco. Intromettersi (specialmente, a sproposito) senza essere stati interpellati.

Perdere la faccia. Fare una brutta figura, screditarsi.

Rimetterci anche la suola delle scarpe. Subire un grave danno economico.