lunedì 28 aprile 2014

NEOLOGISMI DAL 21 AL 27 APRILE

 

blu-bloc

Blu-bloc, nuova strategia via la tuta dopo l'attacco. I violenti infiltrati giunti da tutta Italia «Abbiamo gli stessi colori della polizia».
Il Messaggero 13/04/2014
 
 
 

boldrinologo

Illustri boldrinologi sono al lavoro per cogliere il senso profondo delle parole pronunciate ieri dalla presidente della Camera.
La Stampa 01/04/2014
 
 
 

euro-spreco

Euro-sprechi. Renzi: spending necessaria anche in Europa.
Il Messaggero 07/04/2014
 
 

Rimborsopoli

Rimborsi, Cota chiede il giudizio immediato. Rimborsopoli, la Lega restituisce alla regione le cifre contestate.
La Stampa 05/04/2014
 
 

slow tv

Stanchi di talent show e reality? Ecco la slow tv che spopola in Norvegia, dove due milioni e mezzo di spettatori, circa la metà della popolazione del Paese, ha seguito minuto per minuto il viaggio della nave da crociera Hurtigruten lungo i fiordi.
Corriere della Sera - Io Donna 12/04/2014
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 26 aprile 2014

Qual è la pronuncia corretta? (1)


Si fornisce qui una lista di termini dall'accentazione "dubbia":
 
 
Abbàcino / abbacìno (voce del verbo abbacinare): pronuncia più sorvegliata abbacìno
 
Àbrogo / abrògo (voce del verbo abrogare): io àbrogo, tu àbroghi, egli àbroga, loro àbrogano
 
Adùlo / àdulo (voce del verbo adulare): adùlo
 
Alcalìno / alcàlino ('che ha qualità di alcali, relativo agli alcali'): alcalìno, ma il sostantivo maschile plurale àlcali, non alcàli
 
Alchìmia / alchimìa: accettabili entrambe le pronunce, alchimìa più frequente
 
Alopecìa / alopècia ('caduta di capelli'): accettabili entrambe le pronunce; la prima si rifà al greco, la seconda al latino
 
Amàca / àmaca: la pronuncia corretta è amàca
 
Anòdino / anodìno ('insignificante'): anòdino
 
Appendìce / appèndice: la pronuncia corretta è appendìce
 
Arteriosclèrosi / arterioscleròsi: accettabili entrambe le pronunce; la prima segue il greco, la seconda il latino
 
Assólo / àssolo: la pronuncia corretta è assólo (da a solo)
 
Autòdromo / autodròmo: la pronuncia corretta è autòdromo
 
Balaùstra / balàustra ('parapetto che chiude un balcone, una scalinata'): balaùstra
 
Baùle / bàule: la pronuncia corretta è baùle
 
Bocciòlo / bòcciolo: la pronuncia corretta è bocciòlo
 
Bolscevìco / bolscèvico: la pronuncia più corretta è bolscevìco
 
Cadùco / càduco: la pronuncia corretta è cadùco
 
Callìfugo / callifùgo: la pronuncia corretta è callìfugo
 
Cànide / canìde ('della famiglia dei Cànidi'): la pronuncia corretta è cànide
 
Carìsma / càrisma: la pronuncia più corretta è carìsma
 
Circùito / circuìto: circùito quando ci si riferisce al 'percorso di una gara' o a un 'circuito elettrico', circuìto  come participio passato del verbo circuìre
 
Claustròfobo / claustrofòbo (come claustrofòbico 'chi ha paura degli spazi chiusi'): la pronuncia corretta è claustròfobo
 
Codardìa / codàrdia: la pronuncia corretta è codardìa
 
Collànt / còllant ('calzamaglia fine'): la pronuncia corretta è collànt
 
Còlossal / colòssal ('film grandioso e spettacolare'): la pronuncia corretta è colòssal
 
Io cònstato / io constàto: entrambe le pronunce sono solitamente registrate dai dizionari, ma la prima a venire indicata - e quindi quella più corretta - è io constàto
 
Cosmopolìta / cosmopòlita: la pronuncia corretta è cosmopolita
 
Cucùlo / cùculo: la pronuncia corretta è cucùlo
 
Cùpido / cupìdo: se usato nel senso di aggettivo, 'bramoso', è cùpido, se ci si riferisce al dio dell'amore, Cupido
 
Dagherròtipo / dagherrotìpo (vecchio tipo di fotografia): la pronuncia corretta è dagherròtipo
 
Dàrsena / darsèna (parte del porto destinata alle riparazioni navali): la pronuncia corretta è dársena
 
Depliànt / dèpliant: la pronuncia corretta è depliàn (senza la 't' finale, essendo una parola francese)
 
Diàtriba / diatrìba ('discorso polemico'): pronuncia etimologicamente più corretta diàtriba, più comune diatriba
 
Dissuadére / dissuàdere: la pronuncia corretta è dissuadére
 
Diurèsi / diùresi: da preferire la pronuncia diurèsi
 
Ecchìmosi / ecchimòsi: la pronuncia corretta è ecchìmosi
 
Èdema / edèma: accettabili entrambe le pronunce; la prima viene dal greco, la seconda dal latino
 
Edìle / èdile: la pronuncia corretta è edìle
 
Elèttrodo / elettròdo: la pronuncia corretta è elèttrodo
 
Elèvo / èlevo: preferibile la pronuncia all'italiana io elèvo, tu elèvi, egli elèva. La pronuncia io èlevo, tu èlevi, egli èleva si rifà invece al latino
 
Errata còrrige / errata corrìge ('lista di errori da correggere, posta in fondo ai libri'): la pronuncia corretta è errata corrige
 
Esplèto / èspleto (voce del verbo espletare): la pronuncia più corretta è io esplèto, tu esplèti, egli esplèta
 
Èureka / eurèka ('evviva'): la pronuncia corretta è èureka
 
Farìngeo / faringèo: la pronuncia corretta è faringèo
 
Fortùito / fortuìto: la pronuncia più corretta e diffusa è fortùito
 
Gòmena / gomèna: la pronuncia corretta è gòmena
 
Gratuìto / gratùito: la pronuncia corretta è gratùito
 
Guaìna / guàina: la pronuncia corretta è guaìna
 
 

(segue...)
 
 



 
 
 

lunedì 21 aprile 2014

NEOLOGISMI DAL 14 AL 20 APRILE


archeo-selfie

Forse s'è concesso anche lui all'odierna smania di immortalare le emozioni e di portarsele a casa, sia pure in versione archeo-selfie.
Il Venerdì di Repubblica 28/03/2014
 

 

bio-mattone

Bio-mattoni da premio. Scarti del mais, struttura hi-tech e al 100% ecocompatibile: è Hy-Fi, il progetto scelto dal Ps1 di New York fra le architetture giovani del 2014.
D - la Repubblica delle donne 29/03/2014
 

 

funding for lending

effettuare operazioni di funding for lending, come la Banca d'Inghilterra, rifinanziando le banche commerciali perché queste finanzino le imprese.
l'Unità 27/03/2014
 

 

mandrakata

La "mandrakata" a Gigi Proietti per l'immobile mai venduto. L'attore ha esercitato l'opzione di acquisto. Dopo due anni però ha rinunciato. Ma il proprietario non ha restituito la somma.
la Repubblica - Cronaca di Roma 28/03/2014
 

 

porno-epistolario

I porno-epistolari delle grandi firme.
la Repubblica 28/03/2014
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 19 aprile 2014

USO DELL'ACCENTO


Quando ci vuole e quando no
 
Quando si parla, l'accento si fa sentire in tutte le parole, perché tutte lo hanno, tranne rarissime eccezioni. Quando si scrive, non sempre c'è bisogno di segnare l'accento, anzi: i casi in cui è obbligatorio indicarlo sono pochi. Noi, desiderosi di cavarvi da ogni impiccio, ve li indichiamo tutti. Nello scritto, l'accento va segnato:
  • nelle parole tronche (cioè accentate alla fine) con più di una sillaba: La servitù emigrò in Perù;
  • nelle seguenti parole formate da una sola sillaba: dà, dì, è, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può, scià. Ma attenzione: le prime nove parole di questa lista hanno dei corrispettivi che vanno scritti senza accento. In particolare, 
l'accento va messo su...l'accento non va messo su...
(verbo dare): Mi fastidioda (preposizione): Vengo da Bari
(il giorno): La sera del di festadi (preposizione): È amico di Marco
è (verbo essere): È stancae (congiunzione): coltelli e forchette
(avverbio di luogo): vai la (articolo o pronome): La pizza, la mangi?
(avverbio di luogo): Rimani li (pronome): Non li vedo
(congiunzione negativa): carne pescene (avverbio o pronome): Me ne vado; te ne importa?
(pronome): Chi fa da fa per trese (congiunzione): Se torni, avvisami
(affermazione): , mi piacesi (pronome): Marzia non si sopporta
(la bevanda): Una tazza di te (pronome): Dico a te!
 
In tutte le altre parole di una sillaba l'accento non va segnato.
  • Nei casi di ambiguità, quando una parola si distingue da un'altra solo per la diversa posizione dell'accento, può essere utile indicarlo. Per esempio:
                    mi pare che àbitino qui         è un bell'abitìno
                    l'àncora della nave                non è ancóra tornato
  • Alcuni, quando il pronome è seguito da stesso e medesimo, tralasciano di indicare l'accento, perché in questo caso il se pronome non può confondersi con se congiunzione: se stesso, se medesimo. Noi, però, consigliamo di indicare l'accento anche in questo caso, e quindi di scrivere sé stesso, sé medesimo. 
  • Per quanto riguarda la parola su, è meglio scriverla sempre senza accento: "Venite su!"
  • Scrivete do (prima persona del presente indicativo di dare) e soprattutto sto (prima persona del presente indicativo di stare) sempre senza accento: "Ti do ragione", "Sto qui ad aspettarti". Qualcuno mette l'accento sul verbo do, per distinguerlo dalla nota musicale: ma nessuno confonderebbe questi due do, così come nessuno confonde i due re!
  • La stessa indicazione vale per fa e sta (terze persone del presente indicativo di fare e stare) e per gli avverbi qui e qua, che non devono mai avere l'accento.
 
 
Acuto e grave
 
Stiamo parlando dei due diversi tipi di accento che possono caratterizzare le parole. L'accento di perché, per esempio, non è lo stesso di caffè: il primo, che va dal basso verso l'alto, si chiama acuto, mentre il secondo, che va dall'alto verso il basso, si chiama grave.
In genere, quando si scrive, non si fa attenzione al tipo di accento, e lo si segna come un trattino obliquo da appoggiare distrattamente sulla vocale finale. Ma nell'uso veramente corretto le cose non stanno così: con l'accento acuto (´) indichiamo la e chiusa di perché, con l'accento grave (`) indichiamo la e aperta di caffè. Se vogliamo che il nostro scritto sia impeccabile, dobbiamo rispettare queste differenze: soprattutto se non scriviamo a mano, ma usiamo una macchina per scrivere o il computer, distinguiamo fra la é e la è: sulla tastiera c'è un tasto apposta per questo!
Per aiutarvi, vi diamo l'elenco delle parole più comuni che richiedono l'accento acuto sulla e finale: affinché, benché, cosicché, finché, giacché, né, nonché, perché, poiché, purché, sé (quando è pronome: "Marco pensa solo a "), sicché, ventitré e tutti i composti di tre (trentatré, quarantatré, centotré, ecc.); infine, le terze persone singolari del passato remoto di verbi come battere, potere, ripetere, ecc.: batté, poté, ripeté, ecc.
In tutti gli altri casi, l'accento sulla e finale è grave. Ricordate, in particolare, di segnarlo sulla terza persona del presente indicativo del verbo essere: è, su e su caffè.
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 12 aprile 2014

Neologismi dal 7 all'11 aprile 2014


anti-Twitter

La battaglia impossibile del Sultano anti-Twitter.
La Repubblica 22/03/2014
 
 

bioresistenza

Nei terreni sequestrati ai mafiosi, e non solo, crescono pesche e pomodori. In un libro, le storie. La bioresistenza che coltiva i campi del crimine.
Il Venerdì di Repubblica 21/03/2014
 
 
 

euro-sorriso

Quegli euro-sorrisi inaccettabili […] Barroso-Van Rompuy come Merkel-Sarkozy con Berlusconi, un errore figlio dell'arroganza oggi come allora.
Il Messaggero 21/03/2014
 
 
 

furbetto del bollo auto

Quanto pesano sui contribuenti i furbetti del bollo auto? Ben 850 milioni di euro.
www.ilmessaggero.it 25/03/2014
 
 
 

furbetto del social market

Fabriano, scoperti i furbetti del social market. Fingevano di far parte di famiglie ultra-numerose per avere le tessere del discount dei poveri: venuti alla luce 25 casi.
www.ilrestodelcarlino.it 26/03/2014
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 5 aprile 2014

Neologismi


Gli avverbi possono talvolta essere "alterati" o enfatizzati attraverso la ripetizione o mediante l'uso di suffissi: possiamo infatti dire non solo che una macchina va pianissimo o che va pianino, ma anche che quel film è parecchio parecchio interessante.
Una certa diffusione hanno anche espressioni come subitissimo (proprio subito) e in formulazioni di tipo ironico o pubblicitario non sorprendono neologismi come semprissimo (davvero sempre).