sabato 9 agosto 2014

MODI DI DIRE

 
Andare in brodo di giuggiole. Uscire di sé dalla contentezza. Gongolare di gioia, essere lusingato. In riferimento al contenuto zuccherino delle giuggiole, frutto commestibile, il proverbio viene usato per indicare chi prova, per merito proprio o di altri, la dolcezza di un forte godimento.
 
Aspettare la manna del cielo. Si dice di chi resta inerte, inoperoso, aspettando la buona fortuna o che altri facciano per lui o gli appianino le difficoltà.
 
Brillare per la propria assenza. Farsi notare vistosamente per la propria assenza in un luogo o a una manifestazione dove si era attesi.
 
Cadere in piedi. Uscire indenni, o quasi, da una situazione precaria, con inaspettata fortuna.
 
Cospargersi il capo di cenere. Fare ammenda delle proprie colpe.
 
Entrarci, starci come il cavolo a merenda. Essere una cosa inopportuna, fuori luogo. Si dice in riferimento a cosa assolutamente estranea a un discorso, a una situazione.
 
Essere in bolletta. Essere rimasto senza soldi, trovarsi in una difficile situazione economica.
 
Fare il bello e il cattivo tempo. Avere potere su un gruppo o su una situazione.
 
Menare il can per l'aia. Portare le cose per le lunghe, indugiare in modo da non concludere nulla o lasciare le cose come stanno. Rimandare continuamente una conclusione o una decisione.

Prendersi una sbornia. Avere una grossa ubriacatura, sbronza.

 
 
 




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