domenica 15 novembre 2015

L'USO DELL'APOSTROFO


ZANICHELLI

In italiano si ha l’apostrofo quando si presenta il fenomeno dell’elisione. L’elisione consiste nella caduta della vocale non accentata di una parola di fronte alla vocale iniziale di un’altra parola; nella scrittura l’elisione è segnalata dall’apostrofo.

 L’elisione è obbligatoria con:
gli articoli determinativi lo, la e le preposizioni articolate formate con essi: l’animale, l’acqua, dell’uomo, dall’opera;
larticolo indeterminativo una: un’amica, un’impresa, un’epoca;
gli aggettivi bello e quello: un bell’albero, quell’immagine; l’elisione in questo caso è possibile ma non obbligatoria con i femminili bella e quella;
 santo e santa: sant’Anna, sant’Anselmo.
 Nella lingua scritta contemporanea c’è la tendenza a una progressiva riduzione dell’apostrofo. Con l’articolo  gli l’elisione è possibile, ma poco frequente, solo davanti a parole che cominciano con la stessa vocale: gl’Italiani (ma gli Americani); mentre con l’articolo le non si ha mai l’elisione (le amiche, le erbe).

 L’elisione è prevalente ma non obbligatoria con:
la preposizione di, specialmente davanti a una parola che comincia con la i: d’accordo, d’argento, d’improvviso, d’invitare;
i pronomi personali atoni lo, la, mi, ti, si, vi, ne: l’incontrai o lo incontrai, l’ospitò o la ospitò, m’avvisò o mi avvisò, ecc.;
laggettivo questo: quest’anno, quest’ultimo;
lavverbio e congiunzione come seguito dal verbo essere: com’è grande!, com’era bello.

 Si ha l’elisione solo in particolari contesti:
con lavverbio di luogo ci, che prende l’apostrofo solo davanti al verbo essere: c’è, c’erano;
alcune parole conservano lapostrofo solo in frasi ormai cristallizzate nelluso: a quattrocchi, tutt’altro, tutt’e due, tutt’al più, senz’altro, nient’altro, mezz’ora;
con la preposizione da, che si elide solo nelle espressioni: d’ora in poi, d’ora in avanti, d’altra parte, d’altronde.

• L’elisione non si produce mai:
con i pronomi atoni le, li in funzione di complemento oggetto: le ammiravo, li incontrai, e con il pronome le in funzione di complemento di termine: le affiancherò un tutore;
con il pronome personale atono ci (noi, a noi) seguito da vocale diversa da i: ci ama, ci osserva;
davanti a i semiconsonantica: di ieri, lo iodio, lo iato.


Ricordiamo che: le forme dell’imperativo presente dei verbi dire, dare, fare, stare, andare si scrivono con l’apostrofo e non con l’accento: di’, da’, fa’, sta’, va’, mentre le forme dell’indicativo presente dei verbi dare, fare, stare e andare si scrivono così: dà, fa, sta, va; così come la forma troncata di poco si scrive con l’apostrofo e non con l’accento: po’.




Nessun commento:

Posta un commento